
Su NT+Fisco de il Sole24Ore commento, unitamente ai colleghi Luca Procopio e Roberto Bianchi, l’ordinanza n. 18459 del 28 giugno 2023 della Suprema Corte che ha ribadito come la condanna dell’Ente impositore alla rifusione delle spese del giudizio in caso di cessazione della materia del contendere, dichiarata a seguito dell’annullamento in autotutela dell’atto impugnato, può essere conseguenza della regola processuale della “soccombenza virtuale” (Cass. 2963/2022, 15889/2021 e 14415/2021) e, peraltro, non ha mancato di rilevare come in un passato meno recente si era anche registrata una posizione contraria all’applicazione nel processo tributario di tale criterio di regolazione delle spese giudiziali, ritenendolo un «ostacolo proprio all’esercizio dell’autotutela» (Cass. 1230/2007).
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