
Pubblichiamo, di seguito, la bozza non ufficiale del disegno di legge sulla riforma della giustizia tributaria.
Questi, in sintesi, i punti salienti della riforma:
- viene introdotta la figura del magistrato tributario professionale assunto per concorso pubblico;
- prevista una riduzione del numero dei magistrati tributari dagli attuali 2.700 a soli 576, di cui 450 presso le commissioni tributarie provinciali e 126 presso quelle regionali;
- consistente aumento del contributo unificato tributario, soprattutto per le controversie di maggior valore;
- introdotta la figura del giudice monocratico per le controversie di valore inferiore ad € 3.000,00;
- previsione di limiti all’impugnabilità delle pronunce rese dal giudice monocratico;
- possibilità di ammettere la prova testimoniale, con le forme di cui all’art. 257-bis c.p.c., quando la pretesa tributaria sia fondata su verbali o altri atti facenti fede sino a querela di falso:
- onere per i ricorrenti di produrre istanza di trattazione per i giudizi pendenti da oltre tre anni in cassazione. In difetto il giudizio si estingue.